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Il celebre “Velario” realizzato per la copertura di Palazzo Grassi e il grande lampadario a poliedri progettato da Carlo Scarpa per “Italia 61” rimarranno visitabili negli spazi della Fondazione Cini fino a luglio 2023

Le due grandi installazioni parte della mostra Venini: Luce 1921-1985, curata da Marino Barovier, e allestite nella Sala Carnelutti e Piccolo Teatro della Fondazione Cini, vicino all’ingresso della Basilica, rimarranno aperte al pubblico fino al 9 luglio 2023. I visitatori avranno così la possibilità di ammirare ancora per qualche mese il celebre Velario, realizzato per la copertura di Palazzo Grassi e formato da una serie di “festoni” con cavi d’acciaio e sfere in vetro cristallo balloton, e il monumentale lampadario a poliedri policromi, con circa quattromila elementi, progettato da Carlo Scarpa per il padiglione del Veneto all’esposizione di Torino “Italia 61” nel 1961.

Dal 14 gennaio sarà possibile partecipare alle visite guidate gratuite fisse in programma tutti i sabati e le domeniche alle 12 in inglese e alle 15.30 in italiano, prenotabili anche in qualsiasi altro momento, eccetto il mercoledì, con almeno due giorni di anticipo.

La parte della mostra Venini: Luce 1921-1985 a LE STANZE DEL VETRO continuerà a essere visibile online grazie al virtual tour: per chi volesse approfondire l’attività della celebre fornace nel campo dell’illuminazione, è ancora possibile prenotare visite guidate online gratuite il giovedì e il venerdì alle 18, su prenotazione con due giorni di anticipo e per un minimo di 5 partecipanti.

Tutte le attività sono gratuite previa prenotazione, a cura di Artsystem (artsystem@artsystem.it, numero verde 800-662477 lun-ven dalle 10 alle 17).

Installation view, ph. Enrico Fiorese

Installation view, ph. Enrico Fiorese

Vetro boemo: i grandi maestri

A cura di Caterina Tognon e Sylva Petrová

La prossima mostra a LE STANZE DEL VETRO, realizzata in collaborazione con il Museo di Arti Decorative di Praga, sarà dedicata al vetro boemo dopo la seconda guerra mondiale e presenterà le opere di sei grandi maestri della scultura contemporanea in vetro: Václav Cigler, Vladimír Kopecký, Stanislav Libenský e Jaroslava Brychtová, René Roubíček e Miluše Roubíčková.

La mostra chiuderà con 19 fotografie di Josef Sudek dalla serie Glass Labyrinths

La prossima mostra organizzata a LE STANZE DEL VETRO sarà Vetro boemo: i grandi maestri, curata da Caterina Tognon e Sylva Petrová, e aprirà al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore dal 14 maggio al 26 novembre 2023. L’esposizione, realizzata in collaborazione con il Museo di Arti Decorative di Praga, intende raccontare l’emancipazione, dopo la seconda guerra mondiale, del vetro in Boemia (l’attuale Repubblica Ceca) dalla tradizionale categorizzazione di arte applicata e decorativa a un utilizzo per la realizzazione di importanti sculture astratte.

In seguito al conflitto mondiale, le travagliate condizioni politiche, sociali ed economiche che perdurarono in Cecoslovacchia sino alla caduta del regime socialista nel 1989, spinsero numerosi artisti a dedicare le proprie ricerche all’ambito artigianale del vetro. Le opere, prodotte nelle fornaci con le maestranze del territorio, furono presentate dal governo comunista cecoslovacco in eventi internazionali quali Expo, Biennali e Triennali.

A partire dalla presa del potere da parte del Partito comunista nel 1948 e con l’imposizione in Cecoslovacchia di un modello estetico basato sul realismo socialista, un folto gruppo di artisti si dedicò invece allo studio di caratteristiche e potenzialità del medium-vetro, a cui vennero applicati procedimenti tecnologici innovativi, forme evolute, ma soprattutto concezioni artistiche contemporanee.

La mostra Vetro boemo: i grandi maestri si concentrerà sulle opere di sei artisti pionieri della scultura contemporanea – Václav Cigler, Vladimír Kopecký, Stanislav Libenský e Jaroslava Brychtová, René Roubíček e Miluše Roubíčková – nati in Boemia nelle prime decadi del secolo scorso e primi a studiare e utilizzare il vetro per creare sculture, vetrate, architetture, installazioni e lavori site-specific, indirizzando inoltre a questo medium molte giovani generazioni attraverso un’intensa attività educativa all’interno di scuole professionali e Accademie d’Arte.

La mostra chiuderà con 19 fotografie di Josef Sudek della serie Glass Labyrinths, scattate in occasione della mostra Vetro Boemo Contemporaneo, organizzata a Praga nel 1970 per il V congresso dell’AIHV – Association Internationale pour l’Histoire du Verre.

Stanislav Libensky e Jaroslava Brychtova, Head, 1957-58, courtesy UPM, Praha

Miluše Roubíčková, Head, unique piece, blown glass, courtesy Artist's heirs, ph G Urbanek

Opere di Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana