Vetro pressato
Il vetro pressato si ottiene colando il vetro fuso in uno stampo di metallo e pressandolo con un pistone di metallo per foggiare la forma interna del pezzo che può anche essere diversa da quella esterna.
Il vetro pressato viene di solito lucidato a fuoco, per eliminare possibili segni lasciati dallo stampo e allo scopo la superficie del pezzo viene leggermente fusa. Dagli anni Cinquanta si ricorre a speciali macchinari per effettuare la lucidatura, ma fino ad allora ogni pezzo veniva attaccato al pontello e lucidato in un forno. Il segno del pontello veniva poi molato via.
Un esempio ne è il piatto Kastehelmi (Goccia di rugiada) creato dal designer Oiva Toikka (1931-
Toikka, giovane promessa del design del vetro finlandese, lavorò come designer alla Nuutajärvi dal 1963 al 1996. Negli anni Sessanta, l’industria del vetro finlandese viveva un periodo di relativo boom economico e i prodotti di maggior successo alla Nuutajärvi erano due collezioni disegnate da Toikka, Kastehelmi, in vetro pressato, del 1964, e Flora, in vetro soffiato a stampo “a fermo” del 1966.

Oiva Toikka. Kastehelmi (Goccia di Rugiada). Bischofberger Collection, Switzerland. Ph: Rauno Träskelin