Vetro decorato a smalto
La tecnica romana di decorare i vetri a smalto, già valorizzata ai massimi livelli di perfezione dai siriaci, fu ereditata dai veneziani i quali la trasmisero indirettamente agli spagnoli e ai tedeschi.
Questa pratica decorativa, attestata a Murano tra la fine del XIII secolo e la prima metà del XIV secolo, si sviluppò eccezionalmente dopo la metà del XV secolo e nel XVIII secolo per poi venire recuperata nella seconda metà del XIX secolo.
In Francia l’artista Maurice Marinot (
La decorazione a smalto viene eseguita a pennello sulle pareti dell’oggetto, utilizzando un miscuglio di vetro polverizzato, pigmenti colorati, ossidi metallici e sostanze grasse. La fissazione si otteneva riportando l’oggetto alla bocca del forno a circa 800-900°C; oggi l’oggetto viene collocato in una muffola (piccolo forno di ricottura), sottoponendolo a un ciclo termico che non supera i 500°C.

Maurice Marinot. Il vetro, 1911-1934, installation view, ph. Enrico Fiorese