Scoprite due Stanze sull'isola di San Giorgio Maggiore

L’Isola di San Giorgio Maggiore vi aspetta con due imperdibili centri espositivi dedicati rispettivamente al vetro e alla fotografia: LE STANZE DEL VETRO e Le Stanze della Fotografia. E da oggi una speciale promozione vi permetterà di avere ancora di più dall'esperienza sull'Isola!

Le due “Stanze” hanno attivato una promozione riservata a tutti i visitatori: chi verrà in visita a LE STANZE DEL VETRO avrà diritto ad un biglietto ridotto per Le Stanze della Fotografia, mentre i visitatori de Le Stanze della Fotografia potranno acquistare i cataloghi delle mostre passate de LE STANZE DEL VETRO con uno sconto del 10%.

Non perdete questa opportunità, vi aspettiamo sull’Isola di San Giorgio Maggiore!

1912-1930 Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia

Il volume prende in esame il periodo storico in cui il vetro muranese trova progressivamente spazio all’interno della Biennale di Venezia (1912-1930), prima attraverso gli artisti che scelsero di impiegare questo materiale per le loro opere, poi con le vetrerie che, in alcuni casi, si avvalsero della creatività di pittori e scultori. Frutto di una approfondita ricerca bibliografica e documentaria nell’Archivio Storico della Biennale e in archivi pubblici e privati, il catalogo illustra con foto d’epoca, disegni e documenti, spesso inediti, lo straordinario repertorio di lavori artistici esposti nelle diverse edizioni, concentrandosi, in particolare, su oltre 130 opere di artisti e vetrerie protagonisti del passaggio di un’arte considerata tradizionalmente minore nell’Olimpo delle arti maggiori.

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Le eccezionali mostre de LE STANZE DEL VETRO dal 2016 al 2019

Manca sempre meno al 14 aprile 2024, quando aprirà al pubblico la prossima mostra de LE STANZE DEL VETRO, 1912-1930 Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia. Ma non è un’attesa in cui stare con le mani in mano, anzi! Cogliamo l’occasione per ripercorrere insieme tutte le eccezionali mostre dedicate all’arte vetraria del ‘900 e contemporanea realizzate dal 2012 in poi sull’isola di San Giorgio Maggiore. Dopo il focus di gennaio sulle mostre fino al 2015, rivediamo ora le tappe che hanno caratterizzato la storia de LE STANZE DEL VETRO dal 2016 al 2019.

La prima mostra del 2016, curata da Rinald Franz, è stata Il vetro degli architetti. Vienna 1900 – 1937, e ha proposto al pubblico la mitica produzione dei protagonisti del Modernismo Viennese attraverso le opere provenienti dalla collezione del MAK di Vienna.

La mostra Paolo Venini e la sua fornace, inaugurata nell’autunno 2016, ha invece celebrato tanto l’attività visionaria di Paolo Venini, fondatore dell’omonima vetreria, quanto la ricchissima produzione degli artisti che negli anni lo hanno accompagnato: Gio Ponti, Piero Fornasetti, Massimo Vignelli e Tobia Scarpa tra i tanti.

Il 2017 ha preso il via con la mostra Ettore Sottsass: il vetro, curata da Luca Massimo Barbero, che ha celebrato con opere inedite il centenario della nascita dell’artista. Nell’autunno dello stesso anno a LE STANZE DEL VETRO sono stati esposti i lavori di Vittorio Zecchin, direttore artistico della vetreria V.S.M. Cappellin Venini & C. dal 1921 al 1925, in occasione della mostra curata da Marino Barovier Vittorio Zecchin. I vetri trasparenti per Cappellin e Venini. I vetri di Zecchin sono caratterizzati da proporzioni classiche e linee essenziali, in contrasto con la coeva produzione muranese.

Una fornace a Marsiglia. Cirva, curata da Isabelle Reiher e Chiara Bertola, ha inaugurato il 2018, ed è stata dedicata al Cirva di Marsiglia (Centre international de recherche sur le verre et les arts plastiques). Realizzata eccezionalmente su due sedi (LE STANZE DEL VETRO e la Fondazione Querini Stampalia), ha esposto 17 artisti, dedicando a ciascuno uno spazio che ha permesso di indagare il loro percorso nei laboratori marsigliesi.

Nell’autunno del 2018, LE STANZE DEL VETRO hanno ospitato la mostra La vetreria M.V.M. Cappellin e il giovane Carlo Scarpa 1925-1931, a cura di Marino Barovier: un resoconto esteso della storia della vetreria nella sua complessità, con particolare attenzione all’influenza del giovane Carlo Scarpa, che ne ha caratterizzato la produzione dal 1926 al 1931.

Nel 2019 il protagonista de LE STANZE DEL VETRO è stato invece un artista francese che con la sua esperienza ha posto le basi della produzione vetraria contemporanea. La mostra Maurice Marinot. Il vetro, 1911 – 1934 ha messo in luce un artista poliedrico non ancora conosciuto al grande pubblico. Il 2019 si è concluso con la storia e le opere di un altro artista straniero che ha segnato la storia di Murano: Thomas Stearns alla Venini, curata da Marino Barovier. L’artista americano, dopo un periodo di adattamento alle tecniche muranesi, ha proposto approcci totalmente innovativi che lo hanno portato a realizzare opere di grande successo negli anni Sessanta.

Le indimenticabili mostre de LE STANZE DEL VETRO dal 2020 al 2023

L’apertura al pubblico della prossima mostra 1912-1930 Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia è sempre più vicina: in attesa di scoprirla, ripercorriamo insieme le mostre de LE STANZE DEL VETRO dal 2020 al 2023.

Nel 2020, a causa della pandemia, LE STANZE DEL VETRO hanno aperto una sola mostra, Venezia e lo Studio Glass Americano, curata da Tina Oldknow e William Warmus e dedicata all’influenza che la produzione vetraria veneziana ha avuto su quella americana dagli anni Sessanta a oggi. Tra gli obiettivi della mostra vi era quello di dimostrare come la produzione di vetro veneziano abbia lasciato una lunga e prosperosa eredità anche oltreoceano.

Ad inaugurare il 2021 è stata poi l’indimenticabile mostra L’Arca di vetro. La collezione di animali di Pierre Rosenberg, curata da Giordana Naccari e Cristina Beltrami, che ha ripercorso la storia del vetro muranese del Novecento dal punto di vista della produzione di animali in vetro. Gli oltre 750 pezzi esposti, provenienti dalla collezione privata di Pierre Rosenberg, sono stati presentati a misura di bambino, con un allestimento straordinario pensato ad hoc.

Il 2021 si è poi concluso con due mostre curate da Marino Barovier, volte a raccontare un altro fondamentale capitolo della storia della vetreria Venini: Tapio Wirkkala alla Venini Toni Zuccheri alla Venini. I due artisti si sono rivelati fondamentali per l’evoluzione della produzione della vetreria Venini dagli anni Sessanta: Zuccheri ha contribuito a introdurre la produzione di animali da cortile e vetri colorati ispirati al mondo vegetale, mentre il finlandese Wirkkala ha introdotto a Venezia il gusto nordico caratterizzante il suo lavoro.

FontanaArte. Vivere nel vetro, a cura di Christian Larsen, è stata la mostra di apertura del 2022 che ha offerto una retrospettiva critica sugli arredi in vetro della leggendaria azienda milanese, attraverso un’analisi del repertorio creativo e dei periodi di produzione dei quattro grandi direttori artistici: Gio Ponti, Pietro Chiesa, Max Ingrand e Gae Aulenti.

Non possiamo poi non ricordare il meraviglioso capitolo Venini: Luce 1921-1985, a cura di Marino Barovier, che ha indagato la produzione della vetreria Venini nel campo dell’illuminazione, evidenziandone le esperienze più significative dal 1921 al 1985.

Il 2023 è stato infine caratterizzato dalla mostra Vetro boemo: i grandi maestri, curata da Caterina Tognon e Sylva Petrová e realizzata in collaborazione con il Museo di Arti Decorative di Praga. Attraverso una straordinaria selezione di opere e fotografie, è stata raccontata l’affascinante storia della produzione vetraria del Novecento in Boemia.

Le prime indimenticabili mostre de LE STANZE DEL VETRO

Abbiamo appena salutato il 2023 e già non vediamo l’ora che sia il 14 aprile 2024, quando potremo scoprire insieme la prossima mostra de LE STANZE DEL VETRO: 1912-1930 Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia. In questi tre mesi che ci separano dall’inaugurazione non staremo certo con le mani in mano, visto che sono tantissime e tutte eccezionali le mostre dedicate alla bellezza dell’arte vetraria del ‘900 e contemporanea, muranese e internazionale, che hanno trovato casa sull’isola di San Giorgio Maggiore dal 2012 in poi.

Il nostro viaggio nei ricordi inizia quindi con le mostre dedicate alla storia della celebre vetreria Venini, a partire da Carlo Scarpa. Venini 1932 — 1947, la primissima mostra a LE STANZE DEL VETRO, curata da Marino Barovier, che a cavallo tra il 2012 e il 2013 ha ricostruito il percorso creativo di Carlo Scarpa negli anni in cui operò come direttore artistico per la famosa vetreria muranese (dal 1932 al 1947). Ne sono poi seguite altre, tutte curate da Marino Barovier, come Napoleone Martinuzzi. Venini 1925-1931Tomaso Buzzi alla Venini e Fulvio Bianconi alla Venini, che hanno presentato quanto di più significativo la Venini ha prodotto negli anni grazie alla collaborazione con questi scultori, architetti e designer.

Il filone contemporaneo ha preso invece il via nel 2013 con la mostra Fragile?, a cura di Mario Codognato, le cui protagoniste sono state le opere di alcuni tra i più interessanti artisti del nostro tempo, che hanno utilizzato il vetro con intenti e risultati tra i più diversi e contrastanti (come Marcel Duchamp, Joseph Beuys, Gilbert & George, Ai Weiwei, Rachel Whiteread, Carsten Nicolai e molti altri). Nel 2014 è stata poi la volta de I Santillana, con le magnifiche opere dei fratelli Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana.

L’anno successivo lo sguardo de LE STANZE DEL VETRO si è rivolto al Nord Europa con la mostra Il vetro finlandese nella Collezione Bischofberger, a cura di Kaisa Koivisto e Pekka Korvenmaa, che ha fatto scoprire al pubblico i capolavori dei principali protagonisti del design finlandese del Novecento.

Prorogate le grandi installazioni di “Venini: Luce 1921 – 1985”

Le due grandi installazioni parte della mostra Venini: Luce 1921-1985, curata da Marino Barovier, e allestite nella Sala Carnelutti e Piccolo Teatro della Fondazione Cini, vicino all’ingresso della Basilica, rimarranno aperte al pubblico fino al 9 luglio 2023. I visitatori avranno così la possibilità di ammirare ancora per qualche mese il celebre Velario, realizzato per la copertura di Palazzo Grassi e formato da una serie di “festoni” con cavi d’acciaio e sfere in vetro cristallo balloton, e il monumentale lampadario a poliedri policromi, con circa quattromila elementi, progettato da Carlo Scarpa per il padiglione del Veneto all’esposizione di Torino “Italia 61” nel 1961.

Dal 14 gennaio sarà possibile partecipare alle visite guidate gratuite fisse in programma tutti i sabati e le domeniche alle 12 in inglese e alle 15.30 in italiano, prenotabili anche in qualsiasi altro momento, eccetto il mercoledì, con almeno due giorni di anticipo.

La parte della mostra Venini: Luce 1921-1985 a LE STANZE DEL VETRO continuerà a essere visibile online grazie al virtual tour: per chi volesse approfondire l’attività della celebre fornace nel campo dell’illuminazione, è ancora possibile prenotare visite guidate online gratuite il giovedì e il venerdì alle 18, su prenotazione con due giorni di anticipo e per un minimo di 5 partecipanti.

Tutte le attività sono gratuite previa prenotazione, a cura di Artsystem (artsystem@artsystem.it, numero verde 800-662477 lun-ven dalle 10 alle 17).