Manca sempre meno al 14 aprile 2024, quando aprirà al pubblico la prossima mostra de LE STANZE DEL VETRO, 1912-1930 Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia. Ma non è un’attesa in cui stare con le mani in mano, anzi! Cogliamo l’occasione per ripercorrere insieme tutte le eccezionali mostre dedicate all’arte vetraria del ‘900 e contemporanea realizzate dal 2012 in poi sull’isola di San Giorgio Maggiore. Dopo il focus di gennaio sulle mostre fino al 2015, rivediamo ora le tappe che hanno caratterizzato la storia de LE STANZE DEL VETRO dal 2016 al 2019.
La prima mostra del 2016, curata da Rinald Franz, è stata Il vetro degli architetti. Vienna 1900 – 1937, e ha proposto al pubblico la mitica produzione dei protagonisti del Modernismo Viennese attraverso le opere provenienti dalla collezione del MAK di Vienna.
La mostra Paolo Venini e la sua fornace, inaugurata nell’autunno 2016, ha invece celebrato tanto l’attività visionaria di Paolo Venini, fondatore dell’omonima vetreria, quanto la ricchissima produzione degli artisti che negli anni lo hanno accompagnato: Gio Ponti, Piero Fornasetti, Massimo Vignelli e Tobia Scarpa tra i tanti.
Il 2017 ha preso il via con la mostra Ettore Sottsass: il vetro, curata da Luca Massimo Barbero, che ha celebrato con opere inedite il centenario della nascita dell’artista. Nell’autunno dello stesso anno a LE STANZE DEL VETRO sono stati esposti i lavori di Vittorio Zecchin, direttore artistico della vetreria V.S.M. Cappellin Venini & C. dal 1921 al 1925, in occasione della mostra curata da Marino Barovier Vittorio Zecchin. I vetri trasparenti per Cappellin e Venini. I vetri di Zecchin sono caratterizzati da proporzioni classiche e linee essenziali, in contrasto con la coeva produzione muranese.
Una fornace a Marsiglia. Cirva, curata da Isabelle Reiher e Chiara Bertola, ha inaugurato il 2018, ed è stata dedicata al Cirva di Marsiglia (Centre international de recherche sur le verre et les arts plastiques). Realizzata eccezionalmente su due sedi (LE STANZE DEL VETRO e la Fondazione Querini Stampalia), ha esposto 17 artisti, dedicando a ciascuno uno spazio che ha permesso di indagare il loro percorso nei laboratori marsigliesi.
Nell’autunno del 2018, LE STANZE DEL VETRO hanno ospitato la mostra La vetreria M.V.M. Cappellin e il giovane Carlo Scarpa 1925-1931, a cura di Marino Barovier: un resoconto esteso della storia della vetreria nella sua complessità, con particolare attenzione all’influenza del giovane Carlo Scarpa, che ne ha caratterizzato la produzione dal 1926 al 1931.
Nel 2019 il protagonista de LE STANZE DEL VETRO è stato invece un artista francese che con la sua esperienza ha posto le basi della produzione vetraria contemporanea. La mostra Maurice Marinot. Il vetro, 1911 – 1934 ha messo in luce un artista poliedrico non ancora conosciuto al grande pubblico. Il 2019 si è concluso con la storia e le opere di un altro artista straniero che ha segnato la storia di Murano: Thomas Stearns alla Venini, curata da Marino Barovier. L’artista americano, dopo un periodo di adattamento alle tecniche muranesi, ha proposto approcci totalmente innovativi che lo hanno portato a realizzare opere di grande successo negli anni Sessanta.