Il vetro finlandese
nella Collezione Bischofberger

A cura di Kaisa Koivisto e Pekka Korvenmaa

Più di trecento opere provenienti dalla collezione Bischofberger, per far rivivere al grande pubblico il fascino e l’estro del vetro artistico, a contatto con i capolavori dei principali protagonisti del design finlandese del Novecento.

Il 13 aprile 2015 apre al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia la mostra “Il vetro finlandese nella Collezione Bischofberger” a cura di Kaisa Koivisto, curatrice al The Finnish Glass Museum di Riihimäki (Finlandia) e di Pekka Korvenmaa, professore alla Aalto University School of Arts, Design and Architecture (Finlandia). L’eccellenza del design finlandese e internazionale contraddistingue l’importante e unico prestito di più di trecento opere in vetro provenienti dalla collezione Bischofberger, firmate dai principali protagonisti del design finlandese del Novecento: Aino e Alvar Aalto, Arttu Brummer, Kaj Franck, Göran Hongell, Gunnel Nyman, Timo Sarpaneva, Oiva Toikka e Tapio Wirkkala.

La mostra offre al pubblico l’occasione unica di vedere da vicino oggetti rarissimi, spesso in edizione unica, che Bruno e Christina Bischofberger hanno raccolto, con passione e perspicacia, negli ultimi quarant’anni. All’inizio degli anni Venti, la Finlandia decide di fare del design il proprio manifesto nel tentativo di stabilire una propria autonomia e una propria sovranità culturale. Alcuni tra i maggiori designer del Paese cominciano a utilizzare il vetro per creare vere e proprie opere d’arte nella loro straordinaria capacità di fondere tradizione e sperimentazione nell’utilizzo della materia vetraria.

A partire dal 1932 il vetro finlandese comincia a fare il giro del mondo, comunicando l’abilità e il talento creativo di quelli che saranno considerati i geni visionari del design scandinavo – ossia Arttu Brummer, Gunnel Nyman, Göran Hongell e i coniugi Aino e Alvar Aalto. Nei primi anni Cinquanta, grazie a un rinato ottimismo e alle influenze internazionali, designer e artisti si fanno più audaci e contribuiscono con il loro lavoro a gettare le fondamenta di quella che verrà definita “l’età dell’oro del vetro finlandese”.

Si cominciano a produrre oggetti e opere d’arte che oltre a soddisfare i bisogni funzionali e psicologici dei loro utenti, risultano al contempo esteticamente sofisticati e “naturali” grazie all’utilizzo di forme organiche e curvilinee. Accanto a designer di fama internazionale come Alvar Aalto, si affermano anche i futuri astri nascenti del design scandinavo come Kaj Franck, Gunnel Nyman e Tapio Wirkkala, considerato quest’ultimo uno dei simboli del successo internazionale del design finlandese del dopoguerra.

Negli anni Sessanta e Settanta si assiste a una vera e propria iniezione di colore ed energia, i vetri si colorano e assumono forme sofisticate, e dalle sapienti mani di Oiva Toikka nascono gli uccelli in vetro che diventeranno un marchio iconico della maison Iittala. Nel suo approccio irriverente sia alla materia che alla storia e alla tradizione del vetro, Toikka divenne il ponte di collegamento tra l’epoca d’oro dei favolosi anni ’50 e il design più contemporaneo.

La ricca rassegna curata da Kaisa Koivisto e Pekka Korvenmaa per gli spazi de LE STANZE DEL VETRO presenta i risultati migliori di una centenaria produzione vetraria: forme e modelli che hanno saputo riscrivere le pagine non solo della storia del design scandinavo, ma anche di quello internazionale. Per citare Iittala “The shape that moves. And the movement never stops” ossia “La forma si muove. E il movimento non si ferma mai”.

 

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Gunnel Nyman. Pärlbandet (Filo di perle). Vaso, 1947. Nuutajärvi. Collezione Bischofberger, Svizzera. Foto: Rauno Träskelin

Timo Sarpaneva. Kajakki (Kayak). Ciotola, 1953. Iittala. Collezione Bischofberger, Svizzera. Foto: Rauno Träskelin

Alvar Aalto. Aalto-kukka (Fiore Aalto). Piatto, ciotole e vaso, 1939. Karhula
. Collezione Bischofberger, Svizzera. Foto: Rauno Träskelin

Arttu Brummer. Finlandia. Vaso, 1945. Riihimäki. Collezione Bischofberger, Svizzera. Foto: Rauno Träskelin

Oiva Toikka. Pampulavaasi (Vaso pompon). Vaso, 1968. Nuutajärvi, pezzo unico. Collezione Bischofberger, Svizzera. Foto: Rauno Träskelin